Il FAZZOLETTO

 

Già nel XVIII secolo il cronista Incisa riferiva che durante la festa del Palio, il gruppo dei sostenitori che seguiva il proprio corsiero si “fregiava” di piccoli pezzi di stoffa , nastrini ed in seguito coccarde con i colori di appartenenza dei vari sodalizi. Anche il regolamento del Palio del 1933  descrive all’articolo 10 che :

…la popolazione rionale o comunale , potrà portare sull’abito o sul cappello, nappe, fiocchi , coccarde, fazzoletti , scialli … con i colori dei Comitati locali,  scegliendo i colori  secondo la tradizione religiosa o civile o l’araldica.

Il fazzoletto quindi rimase un accessorio artigianale ed individuale fino alla ripresa del Palio nel 1967, quando si cominciarono a confezionarne con la nascita del “mercatino del Palio”.

Il primo fazzoletto prodotto in serie da Santa Maria Nuova risale agli anni ottanta, raffigurante l’immagine stilizzata di un Grifone su un capo “vaiato” rosa e azzurro.

Nei primi anni del XXI secolo il fazzoletto è cambiato nelle dimensioni passando da 64X64, prima a 70X70 ed in seguito a 80X80

Il fazzoletto stampato in serigrafia riprende l’arma del Borgo ed uno scudo dorato con il cartiglio  “Borgo Santa Maria Nuova”

Nel 2010 è stato realizzato un nuovo fazzoletto  su disegno di Enrica Zorgniotti : su un campo completamente rosa si inserisce l’arma del Borgo ed il cartiglio Borgo Santa Maria Nuova affrontati sui due lati da permettere la visione dello stemma in qualsiasi modo venga indossato il fazzoletto.

Nel 2015 sul nuovo fazzoletto compare l’immagine della Madonna con i segni della dignità abbaziale ed il cartiglio sul perimetro con la dicitura “Societas Burgi Sanctae Mariae Novae Hasta”.

Nel 2018 , oltre al Grifone ( nostro animale totemico), sono rappresentate le pertinenze territoriali del Borgo di Santa Maria Nuova : Il castello con il sobborgo di Monterainero, il sobborgo del cavallone ed il pastorale rappresentante l’Abbazia di Santa Maria Nuova.

Il fazzoletto è uno degli accessori/feticci  più cari ai borghigiani, colloca gli stessi all’inizio della loro militanza nel Borgo, scandisce le vittorie e le varie tappe della  loro storia  nel Palio, arricchendosi di spille, pendagli o firme dei fantini che hanno gareggiato per i colori rosa-azzurri.

Il mondo del Palio è intriso di superstizioni : una “gabala” abbastanza diffusa è quella di non sciogliere mai il nodo fatto al fazzoletto originariamente, per essere indossato, potrebbe questo arrecare sfortuna a chi lo possiede ed al destino del  proprio fantino durante la Corsa del Palio.