I COSTUMI

 

Nel 1929 , la corsa fu ripristinata dal podestà Vincenzo Bronzo e si tenne in occasione della festa patronale di San Secondo. Nel 1930, in segno di omaggio e di gratitudine verso Casa Savoia e in ricordo di Emanuele Filiberto, che nel 1545 aveva confermato e codificato le antiche consuetudini della festa patronale e del Palio, vennero scelti costumi del Cinquecento

 

Con la ripresa del Palio nel 1969,il Borgo di S. Maria Nuova, così come gli altri partecipanti, adottarono , costumi ispirati al periodo medievale  che va dal XII al XV secolo.

I primi anni , sia per le poche risorse economiche,che per l’esigenza di creare un “parco costumi “ abbastanza velocemente,   le realizzazioni sartoriali ed i materiali utilizzati  furono molto semplici, ma intorno alla metà degli anni settanta, il patrimonio costumistico del Borgo si andò affinando ed arricchendo ,sia sotto il profilo storico che quello culturale.  Inoltre, grazie ad artigiani del Borgo, e collaboratori esterni, venneroi ricostruite armature ed accessori.

Nel 1973 , il rifacimento di alcuni costumi venne affidato  allo scenografo astigiano Eugenio Guglielminetti, il quale,pur mantenendo i colori del Borgo, realizzò nuovi ed imponenti costumi , per dame e cavalieri, utilizzando velluti con gradazioni di colore più spente, ma più realistiche, presso la sartoria De Valle di Torino

Da questo momento in poi, e sulla indicazione stilistica –cromatica dei nuovi costumi,si rinnovò totalmente “il guardaroba “ del Borgo. Per le nuove realizzazioni si utilizzarono fonti iconografiche Piemontesi, francesi ed italiane del periodo dal XIII  al XV secolo, periodo di massimo splendore per il Borgo di Santa Maria Nuova.

L’impegno costante e la rigorosità delle rievocazioni storiche, hanno valso per tre volte il premio “Soroptimist”, per la miglior presenza nel corteo storico del Palio di Asti.

Al momento il Borgo di Santa Maria Nuova , ha raggiunto il patrimonio di oltre cinqucento costumi medievali.

figure maschili